Il Dollaro di Sabbia


Sand Dollar
Sand Dollar
Dollaro di Sabbia - Sand Dollar
Dollaro di Sabbia - Sand Dollar

 

Lo strabiliante Sand Dollar, una delle creature più lente sulla Terra. Chi non è a conoscenza dell’esistenza di questa particolare creatura ne può rimanere affascinato.

 

Non di rado, passeggiando lungo la costa, si possono incontrare conchiglie piatte a forma di “medaglione” disseminate lungo gli arenili che hanno l’aspetto di fossili ma, in verità, sono esseri viventi.

Questi sono i Clypeaster, un organismo marino appartenente alla famiglia Clypeasteridae .

 

 

Il nome del genere Clypeaster deriva dal latino clypeus (scudo rotondo) e aster (stella), con riferimento alla forma di questi organismi marini. Questo "abitante" del mare, quando lo si vede lungo le spiagge, si presenta esattamente come lo vedete nelle foto: ha l’aspetto di un fossile.

I Clypeaster fanno parte della classe degli echinodermi. Il nome deriva dal fatto che questi animali marini spesso sono ricoperti da piastre calcaree. Le origini risalgono al Medio Eocene (circa 40 milioni di anni fa), ma ebbero il loro grande sviluppo ed espansione nel Miocene superiore (circa 10 milioni di anni fa). Poi subirono una battuta d'arresto. Ai giorni nostri, sono limitati ad alcune specie nei mari caldi.

La specie tropicale ampiamente diffusa nell'Oceano Indiano è la Mellita quinquiesperforata altrimenti nota come “Dollaro di Sabbia” (Sand Dollar). Alcune specie all'interno dell’ordine sono conosciute come “biscotto di mare” o “conchiglia di viola del pensiero”.

Il nome “Sand Dollar “ viene in generale dal colore e dalla forma soprattutto della conchiglia tonda e schiacciata che si arena sulla spiaggia che assomiglia a quella di una grossa moneta. Quando viene trovato, il "Sand Dollar" si presenta infatti con la conchiglia sbiancata e privato del tessuto morbido e vellutato che viene velocemente essiccato dai raggi del sole, quando l'animale muore.

Il "Dollaro di Sabbia" vive nei mari e negli oceani, poco al di sotto della superficie dell’acqua. Preferisce i fondali sabbiosi o fangosi, dove può facilmente immergersi alla ricerca di cibo. È largo tra 5 e 10 cm e presenta un guscio robusto, con una simmetria in genere bilaterale allo stato larvale e raggiata da adulto (penta raggiata).

La parte superiore del corpo è formata da un tessuto peloso, che di solito è di colore viola o blu. Su questo tessuto si distinguono 5 grossi pori che sono sistemati a forma di petali di un fiore. Questi pori sono delle perforazioni nello scheletro dorsale che servono all'animale per respirare ed attraverso cui viene sfiatato il gas corporeo.

Nella parte sottostante si trovano i pedicelli, che si riempiono d’acqua e permettono all'animale di muoversi lentamente o di immergersi nella sabbia.

Questi animali hanno organi di senso non molto sviluppati e un apparato digerente con la bocca rivolta verso il basso, a cui si contrappone l’ano posto superiormente. Possiedono una caratteristica particolare: se una parte del corpo si stacca, si rigenera. Dal corpo di questi animali, si dipartono molte appendici di varia fattura, ma in essi non si differenzia una testa, né braccia: si muovono sul fondo sia mediante gli aculei, sia emettendo dal loro dermascheletro centinaia di minuscole appendici dette appunto pedicelli ambulacrali.

Gli echinodermi hanno, all'interno del corpo, un solo sistema di canali acquiferi, che servono per respirare, per catturare la preda e per la locomozione. L‘acqua, entrando attraverso una piastra forata (piastra madreporica), passa attraverso un complicato sistema di canali connesso con i piccoli pedicelli ambulacrali. Ogni pedicello si allarga a formare una piccola sacca o ampolla, mentre all'estremità termina con una ventosa. Siccome l'acqua viene forzata dentro e fuori il pedicello, questo alternativamente aderisce al terreno quando è gonfio d'acqua e se ne distacca quando si contrae. Ogni animale possiede centinaia di pedicelli ambulacrali, che escono attraverso minuscoli fori del dermascheletro.

Quando gli echinodermi si spostano su un fondo sabbioso, i pedicelli ambulacrali non funzionano; perché le ventose possano entrare in azione, occorre che l'animale si muova su un fondo duro, ad esempio roccioso.

 

I "Dollari di Sabbia" di giorno vivono parzialmente o completamente sepolti nella sabbia in acque basse ed emergono di notte per trarre il nutrimento dal sedimento. Si nutrono muovendosi con la bocca aperta e ingerendo plancton e particelle organiche che trovano sulla sabbia.

Sono preda di numerosi animali, come le stelle marine, i granchi e i gabbiani. Si difendono sprofondando sotto la sabbia o, se sono in grande numero, mettendosi uno sopra all'altro. È facile trovare gruppi di dollari di sabbia. Questo è dovuto al fatto che preferiscono vivere nelle zone dove la sabbia è morbida e permette loro di sprofondare. Inoltre il vivere insieme favorisce la riproduzione. I sessi sono separati; come tanti echinodermi i gameti vengono rilasciati nell'acqua. Le larve sono in grado di muoversi nell'acqua e attraversano numerose trasformazioni, prima di raggiungere la fase in cui sono in grado di produrre lo scheletro esterno.

Quando i predatori si trovano nelle vicinanze, le larve dei "Dollari di Sabbia" sfuggono dividendosi, nel vero senso della parola. Questi “neonati” invertebrati si scindono in due parti in modo tale da diventare più piccoli e quindi difficilmente rintracciabili dai predatori.

Secondo i ricercatori che hanno effettuato la scoperta, questa sarebbe la prima volta in cui la clonazione si tramuterebbe in una vera e propria strategia di difesa. Da tempo gli scienziati erano a conoscenza del fatto che le stelle di mare adulte fossero in grado di clonarsi: per riprodursi, questi invertebrati marini “spezzano” una parte di loro stessi per proteggere il successivo stadio larvale. Ma solo cinque anni fa, i ricercatori hanno scoperto come anche le larve di altre specie di invertebrati, come i ricci di mare, i cocomeri di mare e gli stessi "Dollari di Sabbia", siano in grado di sfruttare il medesimo stratagemma per riprodursi.

Quando le larve di queste specie si ritrovano in un ambiente marino con una temperatura ideale per la crescita, o in un’area ricca di cibo, iniziano il processo di clonazione, creando veri e propri battaglioni di gemelli identici all'essere vivente originale.

Dopo anni di studio, gli esperti di vita marina hanno scoperto che i "Dollari di Sabbia" applicano il medesimo stratagemma non solo per riprodursi, ma anche in particolari condizioni in cui diventa necessario nascondersi agli occhi dei predatori.

I ricercatori hanno esposto alcune larve di "Dollaro di Sabbia" al muco secreto dal derma di alcune specie ittiche. Dopo circa 24 ore, gli scienziati hanno rilevato un processo di clonazione in corso tra le larve. Secondo i ricercatori, questo comportamento sarebbe giustificato dalla necessità di rendersi invisibili ai predatori: la maggior parte dei pesci è infatti in grado di vedere le larve di normale grandezza, ma non quelle grandi appena la metà degli originali.

Per svolgere il processo di clonazione e scissione sono comunque necessarie alcune ore, la strategia non offrirebbe dunque una protezione immediata. Tuttavia, le larve riescono a identificare la presenza di muco nell'acqua anche quando esso si presenta con una concentrazione estremamente bassa. Attivando immediatamente il processo di clonazione, questi microorganismi avrebbero buoni margini di tempo per diventare “invisibili” prima dell’arrivo dei predatori. L’interessante ricerca condotta da Strathmann e Vaughn è stata pubblicata sulla rivista scientifica "Science".

Ai due ricercatori spetterà ora il difficile compito di osservare il medesimo fenomeno indotto in laboratorio anche in mare aperto, in un ambiente in cui le variabili sono naturalmente molto alte. La clonazione non è, inoltre, un processo che porta solamente benefici per i "Dollari di Sabbia". Le larve di dimensioni ridotte sono maggiormente vulnerabili nei confronti dei tanti “nemici” dei fondali marini, come alcune specie di minuscoli crostacei che non avrebbero alcuna possibilità di ingurgitare una larva intera, mentre potrebbero benissimo cibarsi di una dimezzata. Il bilancio rischi/benefici indurrebbe comunque le larve a clonarsi e scindersi per conquistare l’anonimato e lasciare i loro predatori a bocca asciutta… Anzi, con l’acqua in bocca.

Send Dollar inside
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Attorno al "Sand Dollar" esiste una legenda con cui i cristiani vogliono rappresentare simbolicamente la storia della vita e la morte di Gesù Cristo.

Secondo la leggenda, l’umile "Sand Dollar" mostra i quattro fori dei chiodi sul corpo di Cristo in Croce ed il quinto fatto dalla lancia di un romano. E poi su un lato il Giglio della Risurrezione Pasquale con al centro la Stella di Betlemme che aiutò i Pastori a raggiungere la grotta dove nacque. Sul lato opposto l’inciso della Stella di Natale che ricorda la sua nascita così come la felice Cristianità dei credenti.

 

Infine, la leggenda dice che, se si spezza a metà il "Sand Dollar", si libereranno cinque colombe che porteranno Pace e Buona volontà nel mondo.

Gesù Cristo ha voluto lasciare questo semplice piccolo simbolo, continua la leggenda, per diffondere il suo Vangelo per l’eternità.