Il Coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus), "Mamba" in Swahili, Nile Crocodile in iglese, è un grosso rettile acquatico, diffuso in Africa.
Quelli del Nilo sono i coccodrilli più grandi in tutta l'Africa. Possono raggiungere anche i 6 metri di lunghezza.
Il coccodrillo del Nilo è un pericolo mortale per gli animali che vivono nel suo stesso ambiente. Possiede robuste zampe dotate di artigli con le quali si arrampica sugli argini dei fiumi con agilità.
La femmina grazie agli artigli scava una fossa in cui verranno deposte le uova. La stagione secca è il periodo in cui i coccodrilli si riproducono. La stagione delle piogge è il periodo in cui le uova si schiudono. Ogni maschio si accoppia con più femmine possibili, quindi, a volte, si verificano combattimenti tra rivali. Il nido è una buca scavata nel terreno vicino alle rive dei fiumi. Fino alla schiusa delle uova il nido viene sorvegliato. La femmina può deporre da 25 a 100 uova dal guscio molle con un intervallo probabilmente annuale. Una volta nati i piccoli vengono protetti per 4 settimane dall'attacco dei predatori. Il sesso dei coccodrilli è determinato dalla temperatura dell'ambiente. Se la temperatura è inferiore ai 29 °C, tutti gli individui saranno femmine. Sono dei genitori molto affettuosi, caratteristica alquanto atipica in predatori così feroci. Infatti, mentre la maggior parte dei rettili depongono le uova per poi abbandonarle, le madri e i padri di questa specie proteggono il nido fino alla schiusa delle uova, e molto spesso aiutano i piccoli a nascere rompendo i gusci delicatamente con la bocca.
Le narici permettono al coccodrillo di respirare anche quando è sott'acqua perché sono poste nella parte alta del muso. Uno strato di pelle impedisce all'acqua di entrare nelle narici. I suoi denti sono robusti consentendo così all'animale di strappare grandi brani di carne dalla preda. La forza del morso del coccodrillo del Nilo è dell'ordine di 2.267 chilogrammi. I denti crescono in continuazione e vengono sostituiti da altri sempre nuovi. La curiosità è che il coccodrillo morde, ma non può masticare. Gli occhi sono situati nella parte più alta della testa per permettere al coccodrillo di individuare e sorvegliare prede quando è sommerso. La coda ha la funzione di timone e funge anche da arma contro le prede.
Il coccodrillo del Nilo gode della pessima fama di mangiatore di uomini. La vicinanza del suo habitat naturale con gli insediamenti umani fa sì che possa visitare spesso i luoghi abitati. Per di più, la sua dieta alquanto diversificata rende appetitoso un qualsiasi paesano che lava i propri vestiti sulle sponde del fiume, come se fosse un qualsiasi animale selvatico di passaggio. Secondo sommari dati statistici, circa 200 persone muoiono ogni anno tra le fauci di un coccodrillo del Nilo.
Questi rettili, i più grandi di tutta l'Africa, possono raggiungere un massimo di 6 metri di lunghezza e i 730 chilogrammi di peso, anche se difficilmente misurano più di 5 metri e pesano più di 225 chilogrammi.
Il loro habitat si estende in tutta l'Africa sub sahariana, il bacino idrografico del Nilo e il Madagascar. Popolano fiumi, paludi d'acqua dolce e stagni di mangrovie. Si cibano principalmente di pesce, ma sono capaci di attaccare praticamente qualsiasi animale abbastanza sfortunato da capitargli sotto tiro, incluse zebre, piccoli ippopotami, porcospini, uccelli e altri coccodrilli. Non esitano nemmeno a nutrirsi di carogne, e possono mangiare una quantità di cibo pari a metà del loro peso in un unico pasto. La vita media varia dai 70 ai 100 anni.
Tra gli anni '40 e gli anni '60 la caccia indiscriminata portò questi animali quasi all'estinzione, ma la promulgazione di leggi di protezione sia locali che internazionali hanno aiutato a ripopolare molte aree. Ciononostante, l'inquinamento, la caccia e la distruzione dell'habitat hanno ridotto considerevolmente la popolazione di alcune regioni.
Un coccodrillo lungo fino a 8,3 metri, il più grande mai scoperto: battezzato Crocodylus thorbjarnarsoni (in ricordo di John Thorbjarnarson, famoso esperto di coccodrilli morto di malaria diversi anni fa), viveva tra i due e i quattro milioni di anni fa nei laghi profondi della zona dell'attuale Lago Turkana, in Kenya, e poteva ingoiare in un colpo solo uno dei nostri antenati dell'epoca.
I resti fossili del rettile gigante, trovati negli anni Sessanta e Settanta nel bacino del Turkana, erano conservati presso i National Museums of Kenya di Nairobi. Solo di recente, riesaminandoli, un gruppo di studiosi ha scoperto che appartenevano a una specie finora sconosciuta. Secondo la ricerca, l'animale somigliava a un coccodrillo del Nilo (specie che oggi può raggiungere i sei metri di lunghezza) più grosso e pesante.
Con ogni probabilità le dimensioni del rettile preistorico si devono alla sua capacità di cacciare prede molto grosse, tra cui gli ominidi, che all'epoca non superavano l'altezza di 1 metro e 20.
In queste immagini un ippopotamo uno gnu e un coccodrillo lottano nella savana. Il coccodrillo affamato attacca lo gnu che ignaro si stava abbeverando al lago. La situazione degenera velocemente quando degli ippopotami, turbati da quello che sta accadendo, iniziando a muoversi mettono in fuga i predatori. Una volta solo, lo gnu ferito viene circondato dal branco di ippopotami che però non lo attacca ma sembra "accompagnarlo" fino alla riva!
GLI AFRICANI E LA BIBBIA
«Già nell'ambiente colonialista era in voga l'abitudine di gettare in mare la Bibbia non appena attraversato il canale di Suez. Pure i missionari, affascinati dal "Continente Nero", non gettavano in mare la Bibbia, ma solo la tonaca.»
«Quando i missionari giunsero, noi africani avevamo la terra e i missionari la Bibbia. Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi. Quando li aprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.»