Il fiume
Ewaso Ng'iro è il terzo fiume più lungo del Kenya. Il nome del fiume deriva dal linguaggio della comunità locale e significa "fiume di acqua marrone o fangosa". È anche chiamato
da alcuni "Ewaso Nyiro".
Sorge sul lato occidentale del monte Kenya da cui ha un'approvvigionamento idrico continuo dovuto ai ghiacciai. Scorre a nord, nelle pianure secche che si estendono a est dalla Grande Rift Valley in Kenya, poi ad est e a sud-est, passando per la Somalia, dove si
unisce al fiume Jubba, per sfociare nell'Oceano Indiano.
Le pianure scarsamente popolate sono un paradiso per la fauna selvatica che si basa sul fiume Ewaso Ng'iro come fonte di acqua. Sulle rive del fiume sorgono molte riserve della fauna selvatica
pubbliche e private, tra cui la Riserva Nazionale di Samburu, la Riserva Nazionale di Shaba e la Riserva Nazionale di Buffalo Springs. Il bacino idrografico dell'Ewaso Ng'iro e contribuiscono al
foraggio necessario per sostenere la fauna selvatica, il bestiame e le popolazioni umane. Le riserve della regione accolgono grandi gruppi di elefanti, zebre di Grevy, giraffe reticolate, bufali, leoni, leopardi, ghepardi, cani selvatici, gazelle,
rinoceronti e altro ancora.
Anche se l'Ewaso Ng'iro è il più grande dei cinque bacini idrografici in Kenya, una scarsità di disponibilità delle risorse naturali è diventata sempre più diffusa negli ultimi anni. Nel 2009,
causa gli spechi dovuti all'espansione della popolazione umana e degli sviluppi socioeconomici, il fiume è andato a secco, mentre la regione è affondata in una grave siccità. A causa dei paesaggi
aridi e semi aridi che circondano il bacino dell'Ewaso Ng'iro, i livelli di disponibilità per accedere e utilizzare l'acqua diminuiscono in quanto aumenta la domanda di consumo umano e dei
sistemi agricoli. Le popolazioni situate nelle vicinanze delle regioni più alte hanno una maggiore disponibilità della risorsa naturale utilizzata per scopi agro-pastorali. Tuttavia, quando
queste pratiche sono accoppiate con i cambiamenti climatici del paesaggio semi-arido di Kenya, l'accesso della popolazione a valle alla risorsa naturale diventa molto più limitato.
Il fiume Ewaso Narok è uno dei suoi affluenti. La caratteristica principale dell'Ewaso Narok è una cascata alta 74 metri "scoperta" dell'esploratore Joseph Thomson da cui prende
il nome. Le cascate di Thomson si trovano vicino alla città di Nyahururu.
GLI AFRICANI E LA BIBBIA
«Già nell'ambiente colonialista era in voga l'abitudine di gettare in mare la Bibbia non appena attraversato il canale di Suez. Pure i missionari, affascinati dal "Continente Nero", non gettavano in mare la Bibbia, ma solo la tonaca.»
«Quando i missionari giunsero, noi africani avevamo la terra e i missionari la Bibbia. Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi. Quando li aprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.»