“Lei e’ ora autorizzato a guidare su tutte le strade del Kenya”
<<Cosi mi diceva l’impiegato mentre mi consegnava la patente “ad interim” che esaminai per assicurarmi che fosse genuina e cosi lo era. Una parte di me non poteva credere che fosse stato cosi facile ottenere un importante documento senza aver messo i piedi in una scuola di guida, eccetto che per ritirare il documento. La patente mi autorizzava a guidare tutte le categorie d’automobili dalle utilitarie fino agli autocarri.
24 ore prima ero entrato in una scuola di guida, che mi era stata segnalata come "flessibile" con le regole, chiedendo la patente di guida per potere lavorare come rappresentante. Spiegai che il documento era richiesto d’urgenza e che non avevo tempo per attendere il corso regolare, ma che sapevo guidare avendo fatto un “corso” con un amico autista di “matatu” (pulmino in servizio pubblico). Il “manager” dall'espressione di persona competente, mi studiava per qualche minuto, caso mai si trattasse di un tranello di qualche autorità, poi mi diceva che era possibile trovare aiuto, dietro pagamento di un “kitu kidogo” (qualcosina) ovvero una somma di Ksh 6,700 (euro 59) Questa somma era necessaria per la registrazione presso la Kenya Revenue Authority (il fisco ndr.), inoltre occorrevano due foto formato passaporto e foto copia della mia carta d’identità. Come promesso dopo circa 14 ore mi chiamava per consegnarmi la patente provvisoria con la promessa di avere quella definitiva in una decina di giorni.
Incredibilmente mi trovavo in mano la patente di guida senza lezioni e senza conoscere il codice della strada, libero di causare incidenti, morti e feriti ad innocenti automobilisti e pedoni.>>
L’articolo era anonimo (da un corrispondente del “Daily Nation”) ma il giornale, per provare l’autenticità della storia, pubblicava due copie di ricevute ufficiali, con l nomi cancellati).
Il commento del cittadino A.B. “Ottenere la patente in 24 ore è niente di strano in Kenya”.
La storia di ieri sul “Nation” dove un giornalista diceva di aver ottenuto la licenza “ad interim” in 24 ore, senza aver frequentato la scuola di guida, non è stata una sorpresa. Questa vicenda è una cosa comune che ha continuato per cosi lungo tempo senza che ora desti meraviglia ad alcuno.
Il processo involge delle così dette “Scuole di Guida”, la polizia e dipendenti della Kenya Revenue Authority, ovvero l’ufficio delle tasse. La storia del “Nation” e simile a quella di un giovanotto, di mia conoscenza, che andava da una scuola di guida in Westland (Nairobi), in cerca della patente.
Fu informato che avrebbe dovuto pagare una certa somma per due lezioni di guida, e un pagamento extra per avere la garanzia di passare l’esame. L’amico pagava tutto ed era prenotato per le lezioni e l’esame. Dopo un giorno, quando arrivava alla scuola, trovava altri due candidati e il poliziotto “esaminante” ed erano informati che avrebbero guidato a turno. Dopo i primi 200 metri, il poliziotto faceva fermare l’auto e a turno faceva guidare gli altri due. Tutti passavano l’esame dopo 200 metri di prova.
By Daily Nation
GLI AFRICANI E LA BIBBIA
«Già nell'ambiente colonialista era in voga l'abitudine di gettare in mare la Bibbia non appena attraversato il canale di Suez. Pure i missionari, affascinati dal "Continente Nero", non gettavano in mare la Bibbia, ma solo la tonaca.»
«Quando i missionari giunsero, noi africani avevamo la terra e i missionari la Bibbia. Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi. Quando li aprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.»